Negli ultimi anni con il rispolvero dell’allenamento funzionale si tende a discriminare quello che è l’allenamento in stile bodybuilding.
Ma è giusto? Che cos’è il bodybuilding? E l’allenamento funzionale?
Il bodybuilding è un’attività sportiva che attraverso l’utilizzo di attrezzi quali manubri, macchine isotoniche, bilancieri ecc.. va alla ricerca di una costruzione del copro che rispecchi dei canoni volti più all’estetica, tramite allenamenti e tecniche specifiche che vanno a stressare quel determinato muscolo, alimentazioni rigide e percentuali di grasso corporeo minime a volte ai limiti con la fisiologia del corpo umano specie per chi partecipa a gare professionistiche.
L’allenamento funzionale invece è un’attività sportiva che non prevede l’utilizzo di macchine isotoniche ma di manubri, bilancieri, kettlebell, palle mediche, trx, clubbell ecc.. e attraverso il quale si allenano i movimenti (spinta, tirata, accosciata hip hinge ecc) per i quali il nostro copro si muove. Movimenti che avvengono sui tre piani e che chiamano in causa le catene mio-fasciali. Si allena la coordinazione, l’equilibrio, si dà maggiore attenzione al trattamento del tessuto connettivo, alla respirazione, alla funzione del pacchetto addominale, si utilizzano esercizi correttivi qualora ci fosse una disfunzione su di un pattern motorio primario ecc…
Spesso però viene attribuita una definizione all’allenamento funzionale sbagliata: cioè quella di allenare movimenti che si riproducono quotidianamente. A questo punto mi e vi domando: che senso ha allenare la panca piana se rappresenta un movimento che non viene mai riprodotto nel quotidiano?
In realtà si tratta di allenamenti generici rapportati poi a sport specifici, all’atleta ma anche all’amatoriale che ha bisogno di recuperare dei determinati movimenti che sono disfunzionali, di conseguenza nell’atleta porta ad un miglioramento della sua performance in campo. Un’altra visione potrebbe essere quelle di esercizi usati in una fase di riabilitazione.
Nel bodybuilding tutta questa importanza al movimento, al recupero di un pattern motorio non viene dedicata, perché l’intento come è stato descritto sopra è stressare il muscolo, sia con esercizi multiarticolari che con esercizi settoriali con varie angolazioni, ma anche dando differenti stimoli allenanti. Spesso durante le esecuzioni pur di “danneggiare” quel distretto muscolare si va incontro ad una perdita della stabilità della colonna o dell’articolazione stessa a discapito della corretta esecuzione.
Ma ciò non vuol dire che il bodybuilding è dannoso ma è la qualità del movimento che provoca danni, perché magari si dà più importanza al proprio ego.
Ad es: nel military press spesso si vedono persone che durante l’esecuzione avvertono dolori alla zona lombare, a questo punto invece di regredire e riequilibrare quello schema motorio inficiato, pur di caricare ci si siede sulla panca con la schiena in appoggio pensando di fare la cosa giusta, ma in realtà si sta continuando a peggiorare aumentando la disfunzione.
Detto ciò, è importante specificare che di base l’allenamento funzionale apporta sicuramente più benefici in chiave di benessere della persona a 360° ma solo se si rispettano determinati requisiti, ma ciò non toglie che in entrambe le tipologie di allenamento si può ottenere una bella muscolatura.
La differenza sostanziale sta nella qualità muscolare che ritroviamo nel bodybuilding e nella qualità di “movimento fisiologico” che ritroviamo nel funzionale, ciò non toglie che le due cose possono essere programmate insieme. Tutto dipende dagli obiettivi che si vogliono raggiungere ovviamente assicuratevi la professionalità e la competenza del preparatore.
Dott. Antonio Iovine